LA BRICCHETTATURA

La Bricchettatura: cos'è e a cosa serve
La bricchettatura è un processo di compattazione dei rifiuti precedente allo smaltimento. Consiste nella pressatura e conseguente riduzione del materiale in forme compatte – dette bricchetti – di dimensione e geometria variabile a seconda delle esigenze di trattamento. La bricchettatura avviene attraverso l’impiego di macchinari appositi, detti bricchettatrici. Questo trattamento degli scarti di lavorazione risponde pienamente alle esigenze di riciclo dei materiali, migliorando le condizioni operative e di pulizia dell’ambiente di lavoro. Le bricchettatrici sono in grado di operare su trucioli da lavorazione meccanica di vario genere, dai materiali metallici (acciaio, ghisa, alluminio, rame, ottone, zinco, bronzo), ai polimeri (come le resine), fino ai legni. A seconda del materiale, la bricchettatrice trasforma i trucioli di lavorazione in forme e dimensioni diverse.
La tecnologia di compattazione
    • Volume

La compattazione degli sfridi permette importanti riduzioni degli spazi destinati allo stoccaggio degli scarti derivanti dalle lavorazioni, con conseguente abbattimento dei costi di gestione e movimentazione del materiale.

    • Ambiente

Durante la compattazione gli olii refrigeranti presenti nei trucioli vengono quasi totalmente recuperati e riutilizzati con un importante risparmio per l’azienda.

    • Valore

Il truciolo compattato è soggetto ad una minore ossidazione. Ciò comporta una maggiore resa del bricchetto in fase di fusione con conseguente valorizzazione economica del materiale che diviene simile a un rottame anziché uno scarto di lavorazione.

I vantaggi della bricchettatura
  • riduzione del volume d’ingombro dello sfrido
  • incremento del valore economico
  • automazione del processo di gestione interna dello sfrido
  • recupero dell’olio lubrificante presente nello sfrido
  • risparmio nei costi di movimentazione e trasporto
  • gestione più agevole dello sfrido e maggiore pulizia
I trucioli di metallo prodotti dalle lavorazioni industriali vengono pressati con sistemi di bricchettatura, che aumenta sensibilmente il loro valore: durante la pressatura, infatti, vengono eliminati completamente gli oli di lavorazione riportando il materiale alla sua materia prima che può essere a sua volta riutilizzata, come nel caso dell’alluminio che ad oggi risulta uno dei materiali più green ed ecologici che ci sia, grazie alla sua capacità di essere riutilizzato più e più volte. La rifusione dei bricchetti ha una combustione molto bassa e il risultato è un ricupero maggiore di materiale rispetto alla rifusione dei trucioli sfusi. Anche gli oli di lavorazione, una volta espulsi dalla pressa e opportunamente ripuliti, possono essere riutilizzati. Un ulteriore abbattimento dei costi dele materie prime.
Come scegliere la bricchettatrice giusta?

La scelta della bricchettatrice giusta è tutt’altro che banale. Non è sufficiente, infatti, conoscere catatteristiche e peculiarità del materiale da smaltire.

Per scegliere la bricchettatrice più adatta è necessario avere una conoscenza approfondita del luogo di lavoro e delle caratteristiche dei processi, in modo da saper misurare accuratamente il volume degli scarti e il loro eventuale riutilizzo.

I nostri consulenti vantano un’esperienza trentennale nel settore metalmeccanico e sapranno esaminare e approcciarsi a qualsiasi situazione, facendo una valutazione seria e onesta delle necessità del cliente.

Attraverso un’accurata analisi dello stabilimento sapremo consigliarvi la bricchettatrice che meglio si adatta alle vostre esigenze, scegliendo tra i migliori prodotti in commercio e le più vantaggiose categorie.